L'Impressionismo spiegato da Bisgart


Nella seconda metà del diciannovesimo secolo, alcuni pittori, amici, decisero di rompere con gli schemi accademici del passato, lasciando i loro studi e iniziando a dipingere all'aperto, "en plein air".

Impressionismo

a✔️ il trionfo dei colori e della luce

b✔️ velocità del segno e assenza della linea

c✔️ le ombre non sono più nere, ma zone meno luminose

d✔️ la preparazione del disegno non è più necessaria

e✔️ assenza dei contorni e colori vivaci semplicemente accostati

f✔️ uso del cavalletto per dipingere all’esterno e dei primi pratici colori a tubetto

g✔️ la realtà dipinta come viene percepita dall’occhio: si dipingono le emozioni

h✔️ fusione fra oggetto, lo spazio e l’atmosfera

i✔️ l’impressione che l’occhio riceve senza soffermarsi sui particolari

Nella seconda metà dell’Ottocento, alcuni pittori amici decisero di rompere con gli schemi accademici del passato, uscirono dai loro atelier e cominciarono a dipingere all’aria aperta, “en plein air”.

Naturalmente non furono compresi, ma fortemente criticati. Infatti,il critico d’arte LOUIS LEROY, affermò in senso negativo, che le loro opere facevano IMPRESSIONE, da cui nasce il nome al movimento, IMPRESSIONISMO. La prima esposizione dei loro dipinti fu nel 1874 a Pariginello studio fotografico di Félix Nadar, ma andò molto male. Solo il sostegno economico di un imprenditore molto acuto, PAUL DURAND-RUEL che acquistò da loro negli anni 12 mila quadri, permise la sopravvivenza di questi artisti.

Artisti che cambiarono la pittura in maniera irreversibile,basta fare alcuni nomi per capire la loro importanza: MONET, MANET, PISSARO, DEGAS, RENOIR, SISLEY, PAUL SEZANNE, BAZILLE. Amarono riprodurre i paesaggi naturali, la vita quotidiana, le grandi città, gli interni, i teatri e i caffè. Furono uomini coraggiosi, e la loro corrente artistica durò fino ai primi decenni del Novecento, influenzando e dando vita ad altre esperienze artistiche.