La Natura morta nella Storia

La Natura morta nella Storia

La natura morta è una raffigurazione pittorica e scultorea di oggetti inanimati.

Rappresentano frutta, fiori e oggetti di vario tipo, come bottiglie, contenitori di diverso materiale e strumenti musicali.

Le prime Nature morte risalgono all'Antichità (II e III Secolo a.c.) come decorazioni a mosaico, una novità rispetto alla tematica principale del sacro che caratterizzava, fino a quel momento, tutte le rappresentazioni artistiche del periodo. 

L'attenzione per la Natura morta si ripresenta solamente a partire dal 1300, quando si inizia a prestare attenzione al valore simbolico degli oggetti. Ad esempio, i fiori appassiti rimandano all'uomo un concetto legato alla bellezza effimera e passeggera. L'oggetto è, quindi, simbolo di un messaggio e non viene rappresentato fine a se stesso.

La natura morta 'moderna' trova un preciso campo di sperimentazione nel Quattrocento, quando viene considerata l'Ambito d'eccellenza per esercitare la prospettiva. Durante il XVII secolo si conosce, finalmente, un notevole sviluppo delle opere raffiguranti natura morta in tutta Europa, anzitutto in Fiandra ed in Olanda, ma anche in Spagna e in Francia. Si ricordano le opere di Caravaggio, Giovanna Garzoni, Giovanni Antonio Nessoli, Paolo Porpora e Giuseppe Recco. Le opere di Evaristo Baschenis riflettono una grande attenzione per il vero, dando vita a dei particolari che non riguardano più solo i soggetti del dipinto, proponendo un modo nuovo di vivere l'esperienza della percezione: può dipingere una mosca come se facesse parte del quadro oppure come se si trovasse accidentalmente sul quadro.

Nell'Ottocento pittori come Cézanne, Goya e Van Gogh si cimentarono nella rappresentazione della Natura morta con effetti nuovi, luminosi e innovativi: combinazioni cromatiche studiate ed effetti a contrasto con pennellata veloce marcata.

Famosa è la pittura di Nature morte firmate Giorgio Morandi (1890 - 1964), rappresentazioni definite uniche e universalmente riconosciute: gli oggetti rappresentati, come vasi, bottiglie e caffettiere, sono portati fuori dal loro uso domestico e dipinti nella loro essenzialità.